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Badara Seck a SALE Sant'Ambrogio in Festival

Badara Seck a SALE Sant'Ambrogio in Festival 29 maggio 2025
Circo-lo / Teatro del Sale

Badara Seck nasce a Tivaouane (Senegal) nel 1970 da una famiglia di Griots di etnia Wolof, figure di poeti e cantori che hanno il ruolo di conservare e tramandare la tradizione orale in molte zone dell’Africa centro-occidentale. A 17 anni inizia a frequentare un vecchio maestro di xalam; in seguito, studierà al Conservatorio di Dakar, perfezionando la sua formazione e diplomandosi. Dotato di una voce possente, Badara Seck diventa anche lui compositore nell’ambito tradizionale griots. Giovanissimo ma già dotato di grande carisma, oltre che di incredibili doti vocali, ha cominciato a girare il mondo con la sua voce e le sue storie, poi con le canzoni e le musiche da lui stesso composte. Prima in Canada e nei paesi dell'Africa centro-occidentale, poi in Svizzera, nel resto d'Europa e in Italia, anche se con frequenti e lunghi soggiorni in patria, dove ha continuato ad esercitare il suo ruolo di musicista e griot facendo tesoro della sua esperienza internazionale. Ha partecipato a numerosi festival internazionali e italiani. Nel 1995 Serena Sartori, regista teatrale, lo vuole come Orfeo nero per La Nuit d’Orphèe a Zurigo. Nel 1998 si trasferisce stabilmente a Roma. L’anno successivo viene scelto come unico degno sostituto di Miriam Makeba come voce solista per le rappresentazioni italiane della prestigiosa Messa Luba. Nel 2000, ha poi partecipato a Roma e Firenze all’evento “Africa Poesia”, in compagnia fra gli altri di Francis Bebey, poeta, musicista, scrittore e personaggio totemico della cultura africana. Nello stesso anno Badara è uno dei personaggi di spicco dell’evento multiliguistico a cura di Luigi Cinque Hypertext-Ulisse, sostenuto dalla Comunità Europea nell’ambito del progetto Euro-Mediterraneo.

A partire dalla fine degli anni Novanta, Badara Seck viene notato da Mauro Pagani e Massimo Ranieri, dei quali diventerà collaboratore in numerose produzioni tra cui Napoli Milionaria di cui Badara compone la colonna sonora insieme a Morricone, e spalla fissa di Ranieri nei suoi tour in teatro fino al 2014 e durante tre partecipazioni al Festival di Sanremo. Con Pagani, Badara si occuperà di concerti e produzioni come La Notte della Taranta nel 2007, e registrerà il disco Farafrique pubblicato dall’etichetta discografica Officine Meccaniche. In virtù delle sue doti vocali, Badara diventa un personaggio di spicco nella world e pop music italiana: lo troviamo spesso al fianco di Rocco de Rosa e impegnato in collaborazioni musicali con Fiorella Mannoia – nel brano “Se il diluvio scende” 2012 – con Ornella Vanoni, e con Checco Zalone per la colonna sonora del film Quo Vado nel 2016; per molti anni ha collaborato come ospite alle tournèè in Germania e Yemen di Raiz (Almamegretta). A livello internazionale ha lavorato con Cat Steven e Charles Aznavour.

Fin dai primi anni Duemila è musicista attivo insieme alla sua band Penc, esibendosi in numerosi concerti in Italia, Europa e in Africa e collaborando con numerose figure del jazz italiano e della musica strumentale, tra cui Paolo Fresu, Petra Mengoni, Rita Marcotuli, Luigi Cinque e Gavino Murgia. È ideatore di RUNG PUNG - Presenze d’Africa concepito per Fabbrica Europa 2004 e successivamente in replica a Villa Pamphilj a Roma. Il progetto esprime il punto di vista di un artista africano, nell’ideare e proporre, a partire dalla sua esperienza artistica e professionale e come figura di mediatore interculturale, la programmazione di eventi culturali, chiamando prestigiosi musicisti africani (alcuni dei quali, come lui, in perenne viaggio tra l'Europa e i paesi d’origine) e artisti europei, a condividere, interpretare e raccontare la storia della loro presenza attraverso processi di creazione artistica. Nel 2008 alla Stazione Leopolda di Firenze presenta un progetto di teatro musicale nato dalla collaborazione con Gustavo Frigerio da uno studio sul testo di Jean Genet, spettacolo I Negri co- prodotto da Associazione Temperamenti e Fabbrica Europa. Nel 2009 è direttore artistico e voce del progetto Badamj Ensemble prodotto da Fabbrica Europa. In questo lavoro Badara Seck collabora con la giovane soprano Aurora Loffredo, Agostino Bicocchi, Madya Diebate e altri percussionisti africani. Nel 2013 dà vita al progetto Il Coro Africa all’Auditorium Santa Cecilia, facendo esibire sul palco il coro di Santa Cecilia insieme ad un coro di bambini africani. Lo spettacolo è andato in replica anche al Teatro Massimo di Palermo e al Conservatorio di Palermo.

È direttore artistico e compositore del progetto di teatro musicale Galghi (tr. ‘La barca’ in Wolof) sul tema della migrazione presentato a cura dell'Accademia Flarmonica Romana nel giugno 2014 nei Giardini della Filarmonica a Roma. In questo lavoro Badara porta sul palcoscenico attori da molti paesi dell’Africa, alcuni dei quali hanno vissuto in prima persona l’esperienza del viaggio in mare sul Mediterraneo: il lavoro è concepito a partire dalla rielaborazione delle loro storie. Nel 2017 collabora alla regia ed è nel cast di un cortometraggio presentato al Festival del Cinema di Venezia: Jululu. Nello stesso anno partecipa alla creazione di un’opera multietnica e multireligiosa basata su musica, poesia e danza, dal nome Come to my home. Nel 2019 è sul palco del Teatro Massimo di Palermo insieme a Roika Traorè per Winter Journey, un’opera che mette in scena la strage dei migranti, composta da Ludovico Einaudi, con la regia di Roberto Andò. In replica a dicembre prossimo al San Carlo di Napoli. Attualmente è impegnato nella produzione di un disco in uscita quest’anno, produzione dell’etichetta di Mauro Pagani, Officine Meccaniche. Badara Seck fa parte della nuova generazione dei Griots che hanno girato il mondo ma non intendono rinunciare alla propria identità né a un ruolo attivo nelle trasformazioni dell’Africa e degli Africani. La sua musica e i suoi progetti teatrali ne sono una testimonianza straordinaria. Qualche link su Badara Seck

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